ExtraLucca 2015

L’Olio extravergine di Oliva è arrivato in città, tra le mura di villa Bottini, in due giorni di incontri che hanno coinvolto tutti gli appassionati della buona tavola. Incontri con esperti e nutrizionisti, sfide di cucina e dimostrazioni da parte di grandi chef, che utilizzano l’Olio extravergine nella preparazione dei loro migliori piatti.

Puccini. Briciole e semiminime, tracce del grande Maestro

”Carissima mamma, […] avrei bisogno di una cosa ma ho paura a dirgliela, perchè capisco anch’io che Lei non può spendere. Ma stia a sentire, è roba da poco. Siccome ho una gran voglia di fagiuoli (anzi un giorno me li fecero ma non li potei mangiare a cagione dell’olio che qui è di sesamo o di lino!), dunque, dicevo… avrei bisogno di un po’ d’olio, ma di quello nuovo. La pregherei di mandarmene un popoino. Basta poco, l’ho promesso di farlo assaggiare anche a quelli di casa.

Pesce “povero”?

Acciuga, moscardino bianco, muggine, muggine ramato, palamita, pesce sciabola, potassolo, sardina, sugarello bianco, sugarello maggiore, razza di sabbia. Pesce povero, dimenticato e ritrovato. E invece ha grandi proprietà nutrizionali, è ricchissimo di proteine, povero di carboidrati è poco costoso e molto saporito. Semplicemente il pesce azzurro del Mediterraneo pescato spesso con tecniche artigianali, non invasive che si può acquistare fresco ogni giorno ai mercati sulla costa.

Un dolce pasquale: la Pasimata garfagnina

Il termine Pasimata ha due possibili derivazioni: dal latino pasimatum che significa “pane cotto sotto la cenere”, o dal bizantino pasimet “pane non lievitato”. È un pane pasquale tipico della Lucchesia, che ha diverse realizzazioni, a seconda della zona.
Come da tradizione viene preparato per la mattina di Pasqua e, insieme alle uova contenute in un panierino, viene portata alla messa della mattina, per ricevere la benedizione.

Il fagiolo al fiasco

Un tempo si usava mettere il fiasco in un angolo del caminetto. I fagioli, immersi nell’acqua cuocevano così lentamente, conservando tutto il loro sapore. Cotti sulla fiamma, in appositi fiaschi di vetro temperato, un goccio d’olio, una foglia di salvia e uno spicchio d’aglio, i fagioli sono un ottimo contorno. Se accompagnati da verdure a foglia “ripassate al tegame”, un piatto sano e saporitissimo, adatto a tutti.

Carnevale!

Un gruppo di ragazzi della Viareggio bene, frequentatori del caffè del Casinò, decisero un giorno di organizzare una sfilata di carrozze addobbate a festa in via Regia, per celebrare l’ultimo giorno di Carnevale. Era il 24 Febbraio 1873. Da allora le sfilate non hanno smesso di trasformarsi e crescere sino a diventare ciò che sono tutt’oggi: grandi corsi mascherati, sfilate di mastodontici carri animati di carta pesta, un tripudio di colori, musiche, danze, che vanno a formare quello che è da anni il Carnevale più grande di tutta Europa.

San Biagio, la gola, il gusto…i tordelli

San Biagio è il co-patrono di Pietrasanta, un comune dell’alta Versilia.
E’ il protettore della gola, da quando salvò miracolosamente un bambino che rischiava di affogare con una lisca di pesce andatagli di traverso. In molte zone d’Italia il 3 febbraio, giorno dedicato al Santo, dopo la celebrazione liturgica si pratica la benedizione delle gole dei fedeli, e così avviene anche a Pietrasanta, nella cattedrale di San Martino, dove sono esposte, per l’occasione, le sue reliquie.

Alderico e i salumi della famiglia Triglia

Gombitelli è un piccolo centro tra Camaiore e Lucca, ad appena 20 chilometri dalla città, una realtà incontaminata, ricca di storia e tradizione. Una tra queste la sua lingua. Gombitelli è infatti un’ isola linguistica dove si parla un dialetto originale, di lingua di origine nordica, portato probabilmente da un gruppo di fabbri germanici scesi in italia al seguito di Carlo V. Gli abitanti impararono la lingua tedesca e dettero vita a un idioma molto particolare, ancor’oggi parlato dai più anziani del paese.