Petrognola, Sant’anastasio, due piccoli paesi a pochi passi l’uno dall’altro, a poca distanza da Piazza al Serchio: le contee del farro. Piccoli ma ricchissimi, di tradizione, di prodotti, di campi, di vita. Qui come in tutti i paesi montani la modernità ha soppiantato i vecchi metodi di coltivazione, cambiando lo stile di vita dei lavoratori e degli abitanti. Ma i sapori quelli no, non sono mutati, ed è grazie alla passione e alla cura dei coltivatori e produttori che possiamo ancora assaporare le ricette della tradizione, preparate con prodotti locali, perle di questi terriotori. Tra tutti il farro, la cui coltivazione qui non è mai stata abbandonata ha ricevuto, proprio grazie alla passione dei suoi produttori, il marchio IGP.
A luglio, è possibile fare esperienza dell’ospitalità e dell’ottima cucina degli abitanti di questi paesi, durante la festa “le contee del farro”. All’arrivo si riceve una mappa che guida al percorso gastronomico fra le strade e le corti dei due paesi, quasi come un caccia al tesoro… E che tesori!
Si parte dall’ingresso del paese di sant’ Anastasio lungo le aie dove gli abitanti preparano stand gastronomici e apparecchiano tavole, dove si può assaggiare un piatto tradizionale, tutti a base di farro e di salumi e formaggi locali. Tra uno stand e l’altro si passeggia attraverso il paese, dove è possibile apprezzare la cura in ogni particolare con cui ognuno contribuisce a preservarne le caratteristiche più antiche.
Il percorso prosegue attraversando il paese di Petrognola per poi concludersi nel campo sportivo dove si aspetta l’arrivo della banda del paese.
Colpisce l’ospitalità degli abitanti, la passione per la terra che traspare nei racconti di cui sono generosi, la passione per i loro prodotti, che si trova in ogni piatto. Tutti in abito tipico, spose a cavallo, contadini, e si riscoprono antichi mestieri… il battitore, che con il correggiato batte i campi di farro per poi raccogliere le spighe, la filatrice, che fila la canapa a mano, con fuso e rocca, il contadino, che affila i suoi attrezzi battendoli col martello su una piccola incudine portatile, l’impagliatore, che a mano impaglia e ristruttura le sedie per tutto il paese.
I simpatici visitatori che vedete nella foto sono due amanti della montagna e delle feste gastronomiche, e possono confermarvi quanto questo sia un evento davvero da non perdere. Lo hanno scoperto grazie all’agenda del sito ponti nel tempo, e se lo segneranno sulla loro di agende, per non perderselo assolutamente, e ripetere anche il prossimo anno questa piacevolissima esperienza.
Una passeggiata golosa insomma in un mondo che ritrova piena vita ogni anno, grazie alla passione di questi maestri della tradizione.
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