La coltivazione dell’olivo in Toscana ha origini molto antiche, a parte le leggende dell’olivo in Etruria, è stato dimostrato che già prima del VII secolo avanti Cristo in Toscana si producevano piccole quantità di olio di oliva usato prevalentemente per l’illuminazione. Lucca ha un particolare rapporto con l’olio e l’olivo, in quanto gli oliveti sono parte integrante del paesaggio ed il commercio dell’olio ha da sempre rappresentato una valida fonte di guadagno per i lucchesi. Già ai tempi del libero Comune, un quanto mai moderno statuto, ne regolava la produzione, ne controllava la lavorazione e ne garantiva la genuinità. Dal punto di vista varietale il patrimonio olivicolo degli oliveti lucchesi risulta costituito per circa il 70% dalla cultivar “Frantoio”, per circa il 20% dalla cultivar “Leccino”, per la restante porzione dalle cultivar “Maurino” e “Pendolino”. Il prodotto è caratterizzato da un colore giallo dorato con riflessi verdi e da un gusto tendenzialmente dolce con apprezzabili, ma leggeri, sensazioni di amaro e piccante.
Olio e Vino
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