Durante il weekend di ferragosto, Careggine, si riempie di un clima festoso e da profumi tutti tradizionali, che caratterizzano ogni anno “Apuane in Festa”.
Il Sabato per i più piccoli “le olimpiadi dei ragazzi” hanno visto impegnati tanti bambini in varie sfide come la corsa, la corsa coi sacchi, e il tiro della forma (formato baby, chiaramente) per la gioia di alcuni appassionati nonni che dispensavano ai propri nipoti trucchi e segreti per eseguire lanci perfetti.
Nel pomeriggio, uno spettacolo musicale con balli tipici del gruppo folklorico “La muffrina” di Camporgiano ha aperto la sesta edizione del palio del tiro della forma. Il palio ha visto sfidarsi fino all’ultimo lancio quattro squadre della zona, che si sono contese l’attrezzo della sfida: una forma da 30 kg. Vincitrice la squadra del rione Capanne Isola Santa, che per prima ha lanciato la forma oltre l’antica porta di accesso al centro storico. Ad allietare il palato nel mentre, lo stand dei necci con ricotta, e alla fine, tutti ad assaggiare la forma, offerta dai vincitori.
La sera poi tutti a cena in compagnia di streghi, buffardelli e macconecci che hanno servito ai partecipanti piatti tipici della tradizione garfagnina. Rievocazioni e suggestioni antiche hanno reso la serata magica, grazie anche al coinvolgimento del pubblico che con trucco e parrucco spaventosi, offerti a tutti i partecipanti alla cena, si è lasciato coinvolgere dalla magica atmosfera…
La domenica tante altre attività per i più piccoli come la ricostruzione della “vecchia fattoria” con protagonisti tanti animali del posto, e la possibilità di provare i giochi di una volta, per la gioia dei più grandi che hanno rivissuto così le emozioni di un tempo..
Largo spazio anche allo sport, con l’escursione sul Monte Sumbra, guidata dalle guide del parco Alpi Apuane e dalle guide CAI; in mattinata inoltre è partita da Isola Santa la gara podistica “11esimo trofeo comune di Careggine”, con arrivo al traguardo nella piazza principale del paese.
Tutte le strade del paese si sono animate di gente anche grazie ai mercatini di prodotti tipici e alla “via dei pani” esposizione delle varie tipologie di pane prodotte da sempre nella zona, dalle più comuni a quelle quasi dimenticate, che restano in vita grazie alle conoscenze tramandate dagli anziani fornai.
Nel pomeriggio poi ha avuto luogo l’emozionante liberazione dei rapaci: a riacquistare la libertà, dopo un periodo di convalescenza, un biancone e una poiana, curati dal centro LIPU, che hanno spiccato il volo dalle mani di coraggiosi bambini volontari.
La Bosa, centro agricolo naturalistico che si dedica alla tutela di tutte le coltivazioni più tradizionali e a rischio estinzione, è rimasta aperta per visite guidate, offrendo ai visitatori la possibilità di degustare la tipica polenta di formenton otto file. Aperti e gratuiti anche il museo della fauna di ieri e di oggi.
Una festa da non perdere insomma, che unisce la tradizione, concime inesauribile di queste terre, la natura, che fa da sfondo attivo al paese, la gente, che anima questo bellissimo borgo, lo sport, attività cardine di ogni ambiente montano e non ultima la gastronomia, che ci fa riscoprire i sapori, muri portanti di questo splendido territorio.
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