È ufficiale: da oggi Aquilea è paese della zuppa. Il titolo per la frazione lucchese è arrivato questa mattina (26 novembre) con una delibera di giunta, che sancisce appunto il riconoscimento d'identità per il paese dove da anni, per la precisione dal 1978, nel mese di agosto si svolge la tradizionale sagra della zuppa.
Da parte dell'amministrazione comunale si tratta prima di tutto di un riconoscimento all'impegno e alla dedizione del comitato paesano di Aquilea, che si prodiga per mantenere vive le tradizioni e i modi di vivere del paese, facendosi al contempo promotore di iniziative per migliorare la qualità della vita degli abitanti, con una particolare attenzione ai più giovani.
La zuppa di Aquilea viene preparata seguendo la ricetta tradizionale, che prevede l'utilizzo del fagiolo rosso lucchese, del cavolo riccio nero di Lucca (braschetta lucchese) e di erbi freschi di campo che variano in base alla stagione. La tradizione della zuppa di Aquilea si fa risalire al XII secolo: gli antichi la chiamavamo l’elisir della lunga vita e i suoi ingredienti sono stati definiti anti età e anti malattie degenerative.
Il riconoscimento della giunta Tambellini viene dopo quello che la zuppa di Aquilea ha già ottenuto dalla Regione Toscana, che con decreto del gennaio 2019 ha inserito la pietanza fra i prodotti agroalimentari tradizionali della Toscana, nella sezione delle ricette.