Le pecore della razza Garfagnina Bianca tornano sui pascoli alti dell’Appennino tosco emiliano. In estate, in Garfagnana, si possono incontrare, dalla mattina presto e fino al pirmo pomeriggio, i greggi di pecore al pascolo sul crinale o "a merizzo" (a riposo) sotto le fronde dei faggi. Un paesaggio "curato" dai ma i pastori locali che hanno camminato per quasi quattro ore sui senteri che risalgono l'Appennino dal paese di Sillico, attraversando i territori di Pieve Fosciana e Castiglione di Garfagnana, per raggiungere il crinale appenninico in località Giro del Diavolo nei pressi di San Pellegrino in Alpe.
Circa 200 pecore di razza Bianca Garfagnina, con i pastori e i cani, hanno attraversato boschi nel percorso della transumanza che per secoli si è tramandato sui pascoli appenninici. La pratica della transumanza segnava i tempi e le stagioni, ha saputo creare nei secoli forti legami sociali e culturali, nonché rappresentare un’attività economica sostenibile caratterizzata da un rapporto peculiare tra uomo e natura.
L’allevamento delle pecore e i conseguenti spostamenti stagionali, interessavano un tempo migliaia di capi di bestiame che a giugno salivano all'alpe in cerca di pascoli più freschi e ricchi e in settembre scenderevano dagli alpeggi estivi percorrendo sempre gli stessi sentieri e ripetendo le medesime soste. Micropaesaggi produttivi e tipici della montagna garfagnina, piccoli episodi di cultura, arte, ambiente, geologia che contribuiscono a costruire un sistema complesso e attraente soprattutto per un turismo consapevole e di basso impatto di cui la montagna ha bisogno, un vero spettacolo per chi è alla ricerca di esperienze autentiche. Il primo settembre, in occasione del rientro, è usanza che i pastori si ritrovino a Castelnuovo garfagnana per l'annuale festa del formaggio.
San Pallegrino in Alpe, paese piccolissimo a cavallo tra due Comuni (Castiglione di Garfagnana e Modena), due provincie (Lucca e Modena) e due regioni (Toscana e Emilia Romagna) ma famoso sulla montagna per custodire le spoglie di San Pellegrino e san Bianco, che vissero a lungo su queste montagne all'interno di un tronco di faggio.
La pratica della transumanza non è oggi solo una rievocazione folkloristica, ma un modo concreto di guardare alla filiera (per le pecore si parla di formaggio, carni, lane ma anche di territori e paesaggi) e dimostrarne la sostenibilità ambientale e soprattutto economica e una concreta possibilità di vita in montagna.
Questa pratica è stata recentemente candidata a diventare patrimonio culturale immateriale dell’umanità UNESCO. La richiesta è stata presentata a Parigi dall’Italia, Paese capofila della proposta insieme a Grecia e Austria. Il Ministero delle Politiche Agricole, che ha coordinato la redazione del dossier trasnazionale, annuncia che è stato formalmente avviato il processo di valutazione da parte di un organo di esperti tecnici indipendenti, cui seguirà la decisione da parte del Comitato di governo dell’Unesco nel novembre 2019.
Bianca e gli altri è un documentario del 2014 che racconta la storia della pecora di razza Bianca Garfagnina
foto: Trento Film Festival