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Non solo spledidi fiori carnosi, ma anche delicate foglie con cui si prepara una delle più fragranti e diffuse bevande al mondo.

La camelia è una pianta versatile che ha trovato un habitat particolarmente adatto alle sue esigenze sui freschi versanti collinari della Piana di Lucca.

Il viaggio dei semi di questa preziosa pianta è leggendario. Furono i commerci delle Compagnia delle Indie Orientali a portare in patria prodotti nuovi. Gli olandesi che nel 1606 portarono per la prima volta il tè in Europa.e prime prove di coltivazione della Camelia in Italia furono eseguite nel 1810 in Sicilia. Nel 1871 Il Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio Italiano, mise a dimora semi di Camelia da tè provenienti da Udgi (Giappone), ma senza risultati soddisfacenti. Altri tentativi furono fatti fino nella prima metà del ‘900 in tutta Italia ma non dettero risultati positivi, e presto si concluse che non vi fossero nel nostro paese “tutte le condizioni di clima e di terreno richieste”.

Fino agli anni‘80 quando iniziò in Lucchesia una coltivazione di Camelia da Tè ottenuta da semi di alcune piante di Camellia sinensis coltivate presso l’Orto Botanico di Lucca. Nel borgo di S. Andrea di Compito ai piedi dei Monti Pisani in un fondovalle ombroso e ricco d'acqua la pianta del te aveva finalmente trovato il suo habitat.

La Camelia Sinensis è un arbusto sempreverde che può raggiungere le dimensioni di un piccolo albero. La fioritura ha luogo dal tardo-autunno ala primavera, i fiori emanano un profumo piacevole e delicato. Per la produzione di tè si utilizzano le foglie apicali raccolte in momenti diversi per le diverse qualità e si lavora in loco durante tutta l'estate.

La produzione di una varietà di è verde non fermentato si è nel tempo arrichhita di un tipo di tè rosso, semifermentato e nero, fermentato.
Il giudizio espresso da qualificati assaggiatori giapponesi provenienti dai più importanti centri di produzione, è stato ampiamente positivo.