Il pane di patate è un tipo di pane rustico, ingentilito dalla presenza delle patate, d’intenso aroma grazie alla cottura a legna. È uno dei cosiddetti “cibi poveri” nato dall’esigenza, in annate di scarsa produzione di cereali, di integrare parzialmente la quantità di farina di grano. L’aggiunta di patate, tuttavia, aveva anche la funzione di mantenere a lungo la freschezza del prodotto che, secondo la consuetudine, veniva prodotto al sabato e poi mantenuto per tutta la settimana nelle madie.
Le patate, provenienti da coltivazioni locali, rendono il pane particolarmente morbido e saporito (sono ottime quelle coltivate nel comune di Sillano, in due località, Metello e Dalli, a circa 1200 metri di altitudine).
Si ottiene con un particolare procedimento che unisce all’impasto ottenuto con farina di grano, tritello, acqua, lievito naturale e sale una dose di patate precedentemente lessate in dosi del 15-30 % della farina utilizzata.
Viene venduto presso i forni e le panetterie, spesso su ordinazione. Non aspettatevi un intenso aroma di patate: il pane di patate della Garfagnana non ne ricorda, né al naso né in bocca, il sapore in modo deciso. Alcuni ristoranti lo inseriscono nel loro menù come antipasto in forma di piccole pagnotte o come base di crostini. È ottimo servito con i salumi della Garfagnana, in particolare con biroldo, mondiola, pancetta e lardo.
Il pane di patate della Garfagnana è un presidio Slow-Food.